Festo alle tavole rotonde verso SPS

Soluzioni per meccanotessile e packaging negli appuntamenti pre-fiera

Fare il punto su automazione digitale, Industria 4.0, innovazione e digitalizzazione delle imprese: questo l’obiettivo di alcune tavole rotonde che hanno interessato Festo in preparazione alla fiera SPS IPC DRIVES, in programma a Parma dal 28 al 30 maggio.

In questi mesi Festo ha partecipato, attraverso la presenza di alcuni suoi rappresentanti, alle tavole rotonde pre-fiera. Una in programma a Cernobbio il 30 gennaio scorso e dedicata al comparto meccanotessile, e l’altra a Bologna il 20 marzo dedicata al settore del packaging.

Un percorso di avvicinamento alla principale vetrina fieristica per il mondo della tecnologia applicata all’industria che vede Festo Italia tra i protagonisti.

 

IL FOCUS SUL MECCANOTESSILE

Per quanto riguarda la prima tavola rotonda legata a SPS, quella in programma il 30 gennaio a Cernobbio, ha partecipato Massimo Bianchi, Industry Segment Manager di Festo Italia per il settore.

In particolare, Bianchi ha fatto il punto su un comparto, quello meccanotessile, che “in Italia si sta sviluppando in modo non omogeneo, a macchia di leopardo. La tecnologia sta crescendo, gli investimenti anche, e c’è grande margine di miglioramento”.

In generale, nell’approccio Festo esplicitato a Carnobbio da Bianchi “la digitalizzazione è un termine abbastanza generico che va declinato: esiste una digitalizzazione dei processi che coinvolge maggiormente i componenti e quella dedicata ai processi di trasformazione dei prodotti. È importante che la digitalizzazione sia estesa il più possibile in un’ottica di valutazione del ritorno dell’investimento: i paradigmi dell’industria 4.0 in fondo sono nati con il focus di ridurre i costi di produzione”.

“Festo – ha chiarito Bianchi – è un fornitore di componenti e servizi. Nel campo della digitalizzazione offriamo componenti da installare in macchina con predisposizione all’interconnessione. Componenti che quindi abbiano già la possibilità di dare tutte quelle informazioni per la manutenzione e per il controllo del processo produttivo di cui l’azienda necessita. Inoltre, sulla parte dei servizi, possiamo offrire agli imprenditori consulenze sull’automazione della macchina che permettano di decidere gli investimenti successivi. Inoltre, offriamo soluzioni che sono a cavallo tra il mondo del prodotto e il mondo del servizio. Questo per i costruttori di macchine è estremamente utile perché permette di sfruttare le nostre tecnologie ‘Industry 4.0’ implementate nelle nostre fabbriche per dare un massimo ritorno a chi le acquista.

Basti pensare al sistema Handling Guide Online che ci permette di configurare e progettare un sistema di handling, da un portale internet, fino alla sua produzione in fabbrica”.

 

PACKAGING E INNOVAZIONE

Alla tavola rotonda in programma il 20 marzo scorso, e incentrata sul mondo packaging, ha invece partecipato Maurizio Negrini che per Festo è l’Industry Segment Manager del settore che proprio nel bolognese ha buona parte dei suoi operatori.

Negrini, intervistato nel corso della giornata dal giornalista Franco Canna, ha fatto il punto sul percorso di innovazione portato avanti da Festo in questi anni soprattutto nello spostare l’attenzione dalla pneumatica all’automazione elettrica e all’incontro tra i due mondi. “Grandi investimenti – ha ricordato Negrini – sono stati fatti in progetti che nascono dai cosiddetti ‘Bionic’, ossia dispositivi che replicano i movimenti della natura. Dai Bionic sono infatti nati progetti di miniaturizzazione e automazione come quelli che hanno portato Festo ad inserire alcune piezovalvole nel contesto della pneumatica”.

È nato così il “VTEM, lanciato oltre un anno fa ed oggi oggetto di evoluzione tecnica, soprattutto sulla parte software e sulle app che permettono ad una sola unità di valvole pneumatiche di effettuare funzioni di vario genere, anche evolute, dal controllo delle perdite all’efficientamento energetico”

L’esperienza dei Bionic condiziona da anni le release di Festo e anche nel corso della prossima edizione di SPS avrà un ruolo decisivo nello stand. “Dall’esperienza del Bionic learning network – ha spiegato Negrini – è nato anche un bionic cobot, fatto interamente da muscolatura pneumatica. Il motore che muove il robot collaborativo è in altri termini alimentato da motion pneumatico, con caratteristiche di precisione di alto livello”.

Sulle innovazioni tecnologiche applicabili all’industria del packaging, Negrini ha soffermato l’attenzione su “un sistema di trasporto di navette che permettono di essere programmate singolarmente e con posizioni programmabili e variabili. Navette che possono dare alla macchina di packaging la massima flessibilità nella realizzazione del prodotto.

Si tratta insomma di un sistema aperto, realizzabile e configurabile in modo differente a seconda delle necessità di utilizzo. E soprattutto è integrabile anche in sistemi standard, con un beneficio anche in termini di costi complessivi del prodotto non indifferente”.