SPS 2019 e Festo: il futuro è a portata di mano
Fino a qualche anno fa, avere a disposizione un congegno in grado di replicare attività comunemente svolte dall’uomo era possibile solo nella fantascienza: se da un lato ha offerto spunti interessanti, dall’altro ha trasmesso il timore di una società guidata dalle macchine.
C’è quindi l’esigenza di mostrare come l’innovazione sia sempre stata a misura d’uomo ma soprattutto a servizio dell’uomo.
Concept che Festo, azienda multinazionale nel settore dell’automazione industriale, mostrerà a SPS IPC DRIVES che si terrà a Parma dal 28 al 30 maggio.
“Lo spazio espositivo Festo a SPS è stato pensato come un viaggio all’interno del progresso tecnologico, dove la sfida principale di noi tutti è quella di aumentare la competitività. Non solo nel mondo fisico, ma anche in quello digitale. Digitalizzazione, IoT, efficienza energetica e sicurezza macchina sono solo alcune delle soluzioni che condivideremo per rendere le macchine più flessibili, efficienti e a vero servizio dell’uomo”, Antonio Parodi – General Manager Festo – descrive così l’investimento di quest’anno a Parma per gli esperti di automazione in Italia.
Nei giorni della kermesse si potrà vedere come la realtà aumentata rinnovi il rapporto uomo-macchina.
Da una parte l’essere umano torna ad agire utilizzando uno strumento di controllo, dall’altra lo fa sfruttando una soluzione digitale, interattiva, scalabile e garantendo maggiore sicurezza lavorativa.
“A SPS mostreremo come esaltare la competitività delle macchine connesse al Cloud tramite i nostri gateway IoT, come estrapolare e interpretare i dati con la Dashboard studiata per il monitoraggio costante delle performance produttive attraverso parametri, non più solo descrittivi ma predittivi e prescrittivi”.
Per continuare a innovare in questa direzione, serve approcciarsi alla tecnologia in modo creativo e innovativo, proprio come Leonardo da Vinci.
Arte e scienza sono il connubio vincente che ci ha lasciato il grande inventore e che si rinnova anche quando si parla di automazione industriale. In questo affascinante ambiente in continua evoluzione, Festo si ispira proprio a Leonardo da Vinci come modello per pensare e realizzare innovazioni fisiche e digitali per macchine e impianti automatici.
“Proprio come lui, vogliamo imparare dalla natura per riuscire a rispondere alle sfide più ambiziose del nostro tempo”.
Alla base delle opere di Leonardo c’era uno studio approfondito di quello che la natura presentava spontaneamente.
Lo stesso principio che ha contribuito allo sviluppo di molte nostre applicazioni come la pinza di presa autoadattiva, frutto dell’analisi di precisione e flessibilità tipiche dell’apparato sensitivo primario del camaleonte.
Non solo il camaleonte, ma anche la forza della proboscide dell’elefante e il movimento sinuoso dei tentacoli delle meduse hanno ispirato in Festo modelli bionici di laboratorio e soluzioni industriali che esaltano i principi collaborativi della moderna automazione.
Questi progetti vogliono abbattere il muro che si è creato tra uomo e tecnologia nel corso del tempo, dimostrando che l’interazione è possibile ed esalta la loro complementarietà grazie alla spinta sempre più energica dell’Intelligenza Artificiale.
Il futuro è a portata di mano come non lo è mai stato.